Rock stories-Alice's chicken

Tratto  dal libro Rock Bazar di Massimo Cotto.

Alice Cooper non è ancora nessuno. Frank Zappa lo ha appena messo sotto contratto, convinto che tutti si accorgeranno presto di lui. Siamo nel settembre del 1969, Alice sale sul palco del Toronto Rock and Roll Revival. Qualcuno tra il pubblico lancia sul palco un pollo. Che ci crediate o no, Alice è convinto che i polli volino. Del resto, a cosa servirebbero altrimenti quelle ali? Lo afferra e rispedisce al mittente. Il pollo, ovviamente non vola e plana invece sul pubblico, secondo alcune fonti proprio sulle file a lato riservate ai disabili in sedia a rotelle. Chiunque sia, disabile o no, prende il pollo e lo fa a pezzi, squartandolo vivo. Il giorno dopo la notizia arriva su tutti i quotidiani americani. Non essendoci stato, tra il pubblico, alcun giornalista a seguire Alice Cooper, o se non altro nessuno vicino al palco, i giornalisti che devono scrivere la storia se la fanno raccontare da chi c’era o da chi ne aveva sentito già parlare. E come sempre accade in questi casi, la voce si gonfia fino a diventare fiume in piena. Così i giornali riportano la notizia, totalmente falsa, che Alice Cooper ha staccato la testa del pollo a morsi e poi ha bevuto il sangue dell’animale.

Frank Zappa chiama Alice Cooper: “È vero quello che dicono i giornali?”.

Alice ovviamente smentisce: “Assolutamente no”.

Zappa: “Davvero?”.

Cooper: “Davvero”.

“Bene”, conclude Zappa. “Non mi interessa quello che hai fatto, ma qualsiasi cosa ti dicano che tu abbia fatto, non smentire.”

È nata così, con quello che passerà alla storia come The Chicken Incident, la leggenda di Alice Cooper.


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